In libreria dal 10 gennaio
La sentenza Dobbs v. Jackson del giugno 2022, che limita fortemente il diritto d’aborto negli Stati Uniti, ha acceso i riflettori sul massimo tribunale americano, le cui vicende erano state seguite soltanto da una stretta cerchia di addetti ai lavori. Com’è potuto succedere che un organismo che, nelle intenzioni dei Padri Fondatori, doveva avere funzioni limitate, possa avocare un enorme potere decisionale, tanto da poter smontare leggi votate dal Congresso e firmate da un presidente con un’impressionante discrezionalità? Negli ultimi quarant’anni, sull’onda di una crescente polarizzazione politica, la Corte Suprema si è via via trasformata in un pilastro del conservatorismo americano, grazie a un piano ideato da un’associazione di ex studenti, aiutati nel loro intento da un politico cinico e senza scrupoli e da un network televisivo d’area. A completare questo progetto, la presidenza di Donald Trump e tutto quello che comporta. Da allora è diventata un organismo fazioso e difficilmente riformabile – anche grazie alla scarsa collaborazione tra le parti politiche –, che però ha perso gran parte dell’autorevolezza di un tempo. Questa è la storia di come sono stati nominati i giudici che stanno smontando le riforme decennali successive al New Deal degli anni ’30 e alla Great Society degli anni ’60 sentenza dopo sentenza. E quali possono essere le possibili riforme.
DATI BIBLIOGRAFICI
Autore: Matteo Muzio
Editore: Ledizioni
Pubblicato nel: gennaio 2025
Formato: brossura, 149 p. – ePub
ISBN cartaceo: 9788855266857
ISBN ebook: 9788855266864
Prezzo cartaceo: 16,00 €
Prezzo ePub: 6,99 €