D’Arco Silvio Avalle (1920-2002), già ordinario di Filologia Romanza a Torino e poi a Firenze, Accademico dei Lincei, Accademico della Crusca, è stato una delle figure più rilevanti nella cultura letteraria e filologica del secondo Novecento. Ha proposto contributi innovativi nell’ambito degli studi semiologici, tanto che l’Università di Torino, grazie a lui, è stata la prima sede universitaria a istituire una cattedra di Semiologia. Con Maria Corti, Cesare Segre e Dante Isella è stato tra i fondatori della storica rivista «Strumenti Critici». Della sua ampia bibliografia ricordiamo l’edizione critica delle poesie di Peire Vidal (Ricciardi, 1960), lo studio su «Gli orecchini» di Montale (Einaudi, 1970), i saggi Le maschere di Guglielmino. Strutture e motivi etnici nella cultura medievale (Ricciardi, 1989) e Dal mito alla letteratura e ritorno (Il Saggiatore, 1990). Presso l’Accademia della Crusca ha diretto l’Opera del Vocabolario e curato le Concordanze della lingua poetica italiana delle Origini (Ricciardi, 1992).
D’Arco Silvio Avalle
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