Ebbene sì, un altro libro sulla scuola e le tecnologie. Perché ho deciso di scriverlo? Perché credo che ci sia bisogno non tanto di un testo che dica qualcosa di nuovo sull’argomento (cosa molto difficile, ormai), quanto piuttosto di una sorta di guida che permetta a chi è interessato di avere dei punti cardinali a cui far riferimento al momento di approfondire la questione.
Questo mio breve saggio raccoglie infatti molte delle riflessioni che ho esposto negli ultimi quattro anni nel mio blog leggoergosum ed è frutto della lettura di libri e di moltissimi articoli sull’argomento (spesso non in italiano); di ore passate a guardare video di convegni e incontri dedicati al tema; ma è anche il risultato di incontri che ho avuto con esperti del settore e soprattutto con gli insegnanti, che sono poi i veri protagonisti quando si parla di didattica.
L’intento è quello di operare una sintesi ragionata e fornire delle prospettive di riflessione e approfondimento a chi voglia orientarsi nel magma di informazioni, convegni, discussioni sul web, articoli e saggi su un argomento tanto delicato e importante ma che troppo spesso viene invece proposto in maniera faziosa e attraverso polarizzazioni fuorvianti (digitale vs. cartaceo; lezione frontale vs. flipped classroom e via dicendo).
In estrema sintesi, il saggio attraversa tre ambiti: quello scolastico, quello pedagogico/didattico e quello editoriale.
Nel primo vuole evidenziare quanto sia infondato il timore che il digitale sostituisca l’insegnante in carne e ossa: al contrario, integrando le tecnologie nella didattica il ruolo del docente è quanto mai importante per gestire, coordinare e sovrintendere il lavoro degli studenti.
Nell’ambito didattico, vuole dimostrare che l’insegnamento non viene impoverito dalle tecnologie, le quali invece lo estendono e, fornendogli nuovi strumenti, possono renderlo più efficace.
In ambito editoriale, infine, prendendo in considerazione la tendenza all’autoproduzione dei materiali didattici ora in atto, emerge la necessità per l’editore specializzato di riarticolare e ridefinire la propria professione, magari offrendo all’insegnante/autore non più solo risorse e contenuti, ma anche servizi, tanto più preziosi quanto più prestigioso e autorevole è l’editore.
Il libro è ricco di riferimenti alle fonti utilizzate e a quelle utili per approfondire i vari temi, di link, e riporta tutti i libri, articoli e siti da consultare, perché è importantissimo che chi si interessa di educazione e di didattica si tenga continuamente aggiornato con materiali attuali in un contesto quanto mai fluido, in continua evoluzione e trasformazione.
Il libro sarà disponibile online dal 2 marzo, e in libreria da maggio 2015.
Chi è interessato, può scaricare qui un’anteprima del capitolo introduttivo.
Buona lettura.
2 thoughts on “Il digitale e la scuola italiana”