Il volume dimostra che il Rinascimento italiano non è stato un fenomeno etichettabile sotto il cartello di un classicismo monolitico; invece, soprattutto dai tardi anni Trenta del ’500, esso si è aperto alla sperimentazione, magari nella forma di una osmosi tra i generi letterarî. La lettera veniva considerato un genere che concedeva, oltre alla comunicazione tra pari, la confidenza e lo sfogo tra amici, ma allo stesso tempo si deplorava il fatto che esso si prestasse a incanalare le passioni più irrefrenabili, destinate fatalmente a incenerirsi.
È appunto su quest’ultima tipologia di lettere che interviene il libro di Ida Caiazza, ben consapevole che tale tipologia (come del resto altre testimonianze epistolari che possono venir raggruppate sotto differenti insegne: lettere ai principi, lettere facete, lettere satiriche, lettere dei segretarî, ecc.) è forma per eccellenza permeabile ad accogliere disparati generi letterarî, primi tra tutti la novella e il dialogo, vale a dire due tra i maggiormente praticati nel ʼ500. Lo spettro cronologico del volume è ampio, poiché copre gli anni che vanno dal 1527 (più di un decennio avanti il formidabile successo del primo libro di lettere di Aretino) al 1594.
(Dalla Prefazione di Renzo Bragantini).
DATI BIBLIOGRAFICI
Autrice: Ida Caiazza
Marchio editoriale: Archilet
Pubblicato in: Ottobre 2024
Collana: Archilet Publications
Formato: brossura con alette, 246 p. – PDF in Open Access
ISBN: 978-88-9961-409-6
Prezzo: 36,00 €
Reviews
There are no reviews yet.