Questo numero di Antropologia, curato da Irene Maffi, intende proporre una riflessione intorno alla nascita, intesa nella sua complessità culturale, sociale, politica e economica, in quanto evento che occupa una posizione centrale nel modo in cui una società concepisce e organizza se stessa allo scopo di garantire la propria esistenza e la propria continuità nel tempo.
La nascita permette di pensare alle articolazioni tra passato, presente e futuro e al senso attribuito ai processi di dare la vita e venire al mondo. Poiché la nascita è un evento cruciale per i singoli individui così come per tutta la collettività, il modo di definirla e di organizzarla sono altamente significativi di più ampi e articolati arrangiamenti simbolici e pratici. L’analisi sviluppata dagli articoli contenuti in questo volume si iscrive a pieno titolo all’interno dell’antropologia della nascita, una sotto-disciplina nata negli anni Settanta in contemporanea all’emergenza della riflessione femminista, e mira a mettere in luce gli aspetti pragmatici e nello stesso tempo simbolici e politici elaborati e messi in pratica dal sistema biomedico nella gestione della nascita.
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