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Medici che guidano i taxi, architetti che vendono birra agli angoli delle strade, istituti scientifici chiusi in mezzo a impianti industriali arrugginiti, esecuzioni capitali in favore di telecamera; ancora, il sentimento nazionale che cede il passo al ritorno di identità tribali, etniche e confessionali; le fake-news, onnipresenti, che si diffondono in tutto il mondo, grazie ai più potenti mezzi di comunicazione.
Queste immagini viste insieme non sono casuali: sono alcune delle possibili manifestazioni della “demodernizzazione”, un fenomeno complesso e sfaccettato, osservabile a ogni latitudine. Il progresso lineare guidato dalla ragione, la grande promessa del Secolo dei lumi, non ha retto alla prova del tempo: l’irrazionale si sta riprendendo la scena e vediamo così tornare, in moltissime parti del globo, tendenze che credevamo confinate in altre epoche della Storia umana. Che cos’è allora la demodernizzazione? Un retaggio di un passato che ritorna o un esito possibile della modernità?
I saggi di questo libro affrontano le contraddizioni del nostro tempo con gli strumenti della sociologia, della filosofia, dell’antropologia e della storia. Il concetto di demodernizzazione – pur con la sua ambiguità – permette di analizzare il mondo in cui viviamo attraverso una luce nuova, per provare a capire meglio il nostro tempo fatto di chiari e scuri.
DATI BIBLIOGRAFICI
A cura di: Yakov M. Rabkin e Mikhail Minakov
Con una nuova prefazione per l’edizione italiana di Mikhail Minakov
Editore: Ledizioni
Pubblicato nel: febbraio 2021
Formato: brossura con alette, 456 p. – ePub
ISBN cartaceo: 9788855263405
ISBN ePub: 9788855264150
Prezzo cartaceo: 28,00 €
Prezzo ePub: 9,99 €
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