Le tombe dipinte di Tarquinia (patrimonio dell’Unesco dal 2004) costituiscono uno dei fenomeni più noti ed indagati del contesto funerario etrusco, che non smette di affascinare chiunque vi si avvicini fin dai secoli delle prime scoperte. Già dal Rinascimento, infatti, artisti e studiosi popolavano la grande necropoli dei Monterozzi per osservare e immortalare questi monumenti, le grotte cornetane: con i secoli del Mito Etrusco e dei Gran Tour, scavi e ricerche si fecero sempre più frequenti e estesi, fino ad arrivare alle grandi stagioni ottocentesche e alle campagne della Fondazione Ing. C.M. Lerici nella seconda metà del Novecento.
Attraverso l’esame dei materiali che queste indagini ci hanno lasciato, e di ciò che è attualmente osservabile nelle necropoli, la ricerca arriva a identificare circa cinquecento possibili ipogei dipinti nella sola Tarquinia, estendendo notevolmente il numero delle attestazioni note finora. Le varie sezioni che compongono la raccolta accolgono informazioni bibliografiche, archivistiche, fotografiche, metriche, materiche, storiche, storicoartistiche, archeologiche e osservazioni ad essi concernenti. In quest’ottica le riproduzioni effettuate nel corso dei secoli, verificate nella loro fedeltà all’originale, offrono contenuti e particolari oramai in molti casi difficilmente distinguibili, se non perduti per sempre, e nei casi in cui costituiscano l’unica testimonianza superstite, si è cercato di presentarle integralmente.
Per quel che concerne invece i circa sessanta ipogei attualmente praticabili, l’applicazione degli ultimi sistemi di rilievo tridimensionale ha consentito la creazione di modelli sempre più definiti e accurati attraverso cui analizzare la struttura architettonica unitamente alla precisa riproduzione delle pitture nella propria collocazione spaziale. Pertanto, sebbene sia disponibile anche nella più tradizionale redazione cartacea, il volume è stato progettato sin dall’origine in versione digitale, come un’opera multimediale e interattiva, pensata per supportare la fruizione e l’analisi di questa composita serie di dati. Ogni categoria è soggetta ad approfondimenti specifici che riguardano aspetti derivanti dall’esame pittorico, da quello architettonico e dalla storia delle ricerche. Inoltre, per agevolare la comprensione degli interni e indagare gli effetti percettivi che la tomba nella sua integrità monumentale poteva suscitare, sono stati progettati alcuni sistemi di osservazione dinamica degli ambienti virtualmente ricostruiti, mentre per favorire l’esame della documentazione grafica, sono state realizzate specifiche applicazioni multimediali.
L’opera permette così di apprezzare complessivamente l’insieme dei dati raccolti, facendo dialogare fra loro informazioni grafiche e descrittive: il risultato è un sistema di strumenti creati appositamente a partire dalle esigenze specifiche della pittura parietale funeraria etrusca, espressamente sviluppati per approfondire le istanze che contraddistinguono il distretto tarquiniese.
Attraverso la consultazione digitale è possibile per la prima volta osservare, interrogare e mettere in relazione istanze eterogenee per forma, dimensione, tipologia e resa, consentendo così di inquadrare ciascuna tomba presente o di futura scoperta all’interno del panorama locale, producendo risultati che sicuramente non si esauriranno con quanto proposto nell’ambito di questa ricerca.
DATI BIBLIOGRAFICI
Autore: Matilde Marzullo
Editore: Ledizioni
Pubblicato in: maggio 2017
Collana: Tarchna Supplementsn.6
ISBN: 9788867054848
Formato: Cartaceo, brossura con alette
Pagine: 907 (due volumi indivisibili)
Prezzo: 180€
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