Il volume che vi presentiamo cerca di scandagliare i temi della percezione dei territori in quanto, come ben ricorda David Harvey nel suo “La crisi della modernità”, a partire dall’Illuminismo in poi i territori vengono cartografati, censiti e monitorati in modo analitico, soprattutto a fini fiscali, di governo e controllo del territorio.
Lo spazio che prima è “sconfinato”, (letteralmente senza confini), anche se non infinito, viene delimitato da confini di tipo amministrativo, burocratico, politico, ecc. In realtà come dimostrano oggi le grandi realtà urbane e metropolitane, è molto difficile dire dove inizi e dove finisca una città.
Milano finisce nel quartiere Bicocca e gli abitanti di Sesto San Giovanni non possono essere considerati milanesi, o è solo un problema di definizione dei confini? Se non ci fossero i cartelli stradali che indicano che sto passando dal Comune di Milano a quello di Sesto San Giovanni, probabilmente non potremmo capire che stiamo passando da un comune ad un altro e riconoscere in quale ci troviamo.
Il dialogo tra dimensione locale e nazionale attraversa tutto il volume e lo rende uno strumento versatile per lo studio dei percorsi di innovazione territoriale in contesti anche molto differenti, fornendo una serie di spunti di riflessione e di linee guida per pianificare interventi concreti.
Davide Diamantini è professore associato per il Settore Disciplinare di Sociologia dei processi economici, del lavoro, dell’ambiente e del territorio presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Università di Milano-Bicocca. Insegna “Sociologia dell’Innovazione d’Impresa” e si occupa dei fenomeni che caratterizzano la Società dell’informazione.
DATI BIBLIOGRAFICI
A cura di: Ezio Marra, Davide Diamantini
Editore: Ledizioni
Pubblicato nel: settembre 2018
Collana: Esplorazioni Urbane
Formato: brossura, 187 p.
ISBN: 9788867058525
Prezzo: 28 €
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