La fedeltà del Furioso al genere cavalleresco si misura nell’accoglimento, ma anche nella decisiva trasformazione, dei due elementi che lo caratterizzano dal punto di vista della forma narrativa e del contenuto tematico. Invece di ripudiare una tecnica ormai abusata come l’entrelacement, Ariosto la fa propria con una tale frequenza e intensità di applicazione da compromettere, in misura ben maggiore dei predecessori recenti (Pulci, Boiardo), la linearità e la fluidità del racconto. Parallelamente, estremizza certe infrazioni già boiardesche sul piano tematico: l’amore di Orlando trasformato e degenerato in follia, l’oltranza cortese (e il suo contrario, l’oltranza vilain) di certe situazioni e personaggi. Ariosto insomma sfrutta a fondo le risorse di una tecnica (entrelacement) e valorizza certi meccanismi tematici (inchiesta). Ma fa qualcosa di più importante ancora: mette in rapporto di implicazione reciproca i due elementi in questione. Una delle novità storicamente sostanziali del Furioso è da individuare nella esemplarità di questo rapporto di interdipendenza che si viene a stabilire fra entrelacement e inchiesta, termini che nel riuso ariostesco assumono una sorta di rimotivazione o surdeterminazione reciproca. Anche i famosi effetti di autocoscienza ironica del poema scaturiscono in gran parte dal gioco di complicità/solidarietà, o all’opposto dalla sottolineatura delle frizioni, fra il modo del racconto e il suo referente semantico.
DATI BIBLIOGRAFICI
Autore: Sergio Zatti
Editore: Ledizioni
Pubblicato nel: settembre 2018
Collana: Letteraria Reprint
Formato: brossura, 215 p.
ISBN cartaceo: 9788867058044
Prezzo cartaceo: 18 €
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