LE FIGLIE DELLE CATASTROFI

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COD 9788855263702 Categoria
Descrizione

Che adulti diventano i bambini cresciuti in tempo di catastrofe e ricostruzione? Quali effetti hanno sia il periodo di sofferenza, sia le strategie di salvataggio e sostegno sociale che le società locali mettono in opera per loro?
Seguendo le vite di bambine e adolescenti cresciute in Aceh (Indonesia) dopo il terribile tsunami del 2004, alla fine di una lunga guerra civile (1975-2005), questo libro esamina il costituirsi intimo della marginalità sociale attraverso le ideologie e le pratiche di ricostruzione designate a scongiurarla. La povertà economica, la discriminazione di genere, il commercio del corpo sessuale e lo sfruttamento lavorativo di alcune giovani acehnesi appaiono infatti non solo inevitabili, ma proprio strutturali al contesto di distruzione e di riprogettazione sociale nel quale crescono le ragazze. Non si tratta tuttavia di un’etnografia della disperazione. Il libro, forte di una ricerca decennale, presenta persone capaci di reinterpretare strutture tradizionali e capovolgimenti contemporanei con creatività. Come fanno?, ci si chiede. La riflessione sullo sviluppo di una personalità vitale conduce alla definizione di un “sé mobile”, capace di svicolare fra le matrici simboliche trasformative di catastrofe e ricostruzione senza perdersi e senza rinunciare a compiere buone scelte.

DATI BIBLIOGRAFICI
Autore: Silvia Vignato
Editore: Ledizioni
Pubblicato nel: novembre 2020
Formato: brossura, 247 p.
Collana: Antropologia della Contemporaneità
ISBN cartaceo: 9788855263702
Prezzo cartaceo: 24 €

 

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Indice

Ringraziamenti

Introduzione
- Studiare la crescita: un’etnografia del divenire e della pluralità del sé
- Il genere della ricostruzione
- Diventare poveri e marginali
- Lo svolgersi della storia
- Catastrofi come matrici simboliche di trasformazione
- Autonomia e accudimento
- Sessualità trasformativa
- Diventare donne ma non lavoratrici
- Gli errori conoscitivi e i soggetti in relazione
- Nota sull’Islam
- Nota sulla scrittura
Luoghi
- La città
- Gli orfanatrofi e le scuole coraniche
- I kos
- Il villaggio

1. I bambini salvati
- Catastrofi sincrone
- Discorsi di ricostruzione
- Le vittime testarde: la “cultura locale” e la cultura locale
- Bambini come capretti: vittime di valore
- Orfanelli e orfanelle: violenza, santità e genere
Tre bambine
- Esti
- Fitria
- Sabrina
Salvarsi da soli: idee tradizionali e pensieri sofferenti
- Cavarsela da soli
- Concettualizzare il trauma
Catastrofe come matrice trasformativa

2. Mettere giudizio: accudimento e affetti nella ricostruzione
Vite
- Esti (II)
- Fitria (II)
- Eka
- Lisa/Puput
Il Bambino globale e i bambini acehnesi
Il bambino istintivo e la madre diffusa
Bambini e bambine della classe media
Padri
Affidare per accudire: un’articolazione spaziale degli affetti
- Spazi di villaggio e genere
- Allontanamento come accudimento
Polarizzazione di genere e relazione affettive nei collegi
L’infantilizzazione degli adolescenti
Sessualità e amoreggiamento nei collegi
La crescita affettiva nell’accudimento plurimo

3. Ragazze madri: sessualità, gravidanze e matrimoni
Vite
- Lisa/Puput (II)
- Lisa/Aad
- Yana
Fertilità post-catastrofe: il discorso e la pratica
Lo “sguardo del colono”: progresso nazionale e pianificazione familiare
La fertilità come bene comune e dovere verso la comunità
Matrilinearità e matrifocalità: fare casa e parentela presso i malesi
- Le donne stanno, gli uomini vanno
- Matrifocalità e uomini
- La donna col coltello: il potere delle donne sulle donne
Sposarsi “alla contadina”
Matrifocalità e ideologia matrimoniale
Sessualità e matrimonio polimorfo
Vigilantes
Peccato, colpa, inquinamento e purezza: necessità rituali
Genere e violenza
Vite
- Puput (III)
- Aad (II)
- Yana (II)
- Yuni
Aborti impossibili
Gravidanze solitarie
Sessualità e autonomia: una matrice simbolica di trasformazione
L’affrancamento dal “sé vittima”
Il riscatto del matrimonio

4. Lavoratrici povere e precarie
Vite
- Esti (III)
- Eka II
- Mahlil (n. 1994)
L’ambiente lavorativo a Banda Aceh
- Zaman NGO
- Disoccupazione intellettuale
- Impiego e disoccupazione
Mobilità come risorsa
- Case povere e famiglie litigiose
- Fortuna ed esperienza
- Noia, entusiasmo e azione
Ricerca di lavoro, genere e mobilità
- Uomini che cercano lavoro
- Donne che “aspettano”
La cornice temporale della mobilità
Vita precaria nelle camere d’affitto urbane
Spazi domestici aleatori, legge morale e genere nella creazione del lavoratore precario
- Syariat Islam come barriera di difesa e veicolo di esautorazione
- Il dubbio morale
L’esperienza del “mondo notturno”
- Esperienza, morale e classe
Ridefinizione di genere e creazione di nuove reti di solidarietà
Il lavoro precario come matrice simbolica di trasformazione

5. Personaggi e personalità creatrici
Affetto ed etica della ricerca
- Una Miss in collegio
- Dare: regalare, aiutare
- La Miss diventa Nonna: la ricercatrice attiva
Immaginazione scientifica: dare vita a un personaggio
- Storie di vita
- Errore immaginario
Da centro simbolico a margine incarnato
- Marginalità e povertà
- Rifiutare la cura: borderline, povere oppresse o strateghe intelligenti
- Un assetto emotivo culturalmente definito
- Restare soggetti in un mondo frammentario
- La vitalità di un soggetto: ambiti di coerenza culturale e sé mobile
- Ciò che si desidera

Nota conclusiva
Note
Bibliografia
Immagini

Che adulti diventano i bambini cresciuti in tempo di catastrofe e ricostruzione? Quali effetti hanno sia il periodo di sofferenza, sia le strategie di salvataggio e sostegno sociale che le società locali mettono in opera per loro?
Seguendo le vite di bambine e adolescenti cresciute in Aceh (Indonesia) dopo il terribile tsunami del 2004, alla fine di una lunga guerra civile (1975-2005), questo libro esamina il costituirsi intimo della marginalità sociale attraverso le ideologie e le pratiche di ricostruzione designate a scongiurarla. La povertà economica, la discriminazione di genere, il commercio del corpo sessuale e lo sfruttamento lavorativo di alcune giovani acehnesi appaiono infatti non solo inevitabili, ma proprio strutturali al contesto di distruzione e di riprogettazione sociale nel quale crescono le ragazze. Non si tratta tuttavia di un’etnografia della disperazione. Il libro, forte di una ricerca decennale, presenta persone capaci di reinterpretare strutture tradizionali e capovolgimenti contemporanei con creatività. Come fanno?, ci si chiede. La riflessione sullo sviluppo di una personalità vitale conduce alla definizione di un “sé mobile”, capace di svicolare fra le matrici simboliche trasformative di catastrofe e ricostruzione senza perdersi e senza rinunciare a compiere buone scelte.

DATI BIBLIOGRAFICI
Autore: Silvia Vignato
Editore: Ledizioni
Pubblicato nel: novembre 2020
Formato: brossura, 247 p.
Collana: Antropologia della Contemporaneità
ISBN cartaceo: 9788855263702
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