Per l’Europa colpita dalla pandemia il 2020 ha visto il lancio del Recovery Fund, ma anche l’esplosione dello scontro su come usarne i fondi e su quanto vincolarli al rispetto dei principi democratici. Nel frattempo, fuori dall’Europa le grandi potenze non stanno certo a guardare: dagli Stati Uniti del neo-presidente Biden alla Russia dell’eterno Putin, fino alla Cina di un sempre più influente Xi. Il Rapporto ISPI 2021 cerca di fornire risposte a tre domande cruciali per il nostro futuro. È giunta davvero l’ora di una ritrovata collaborazione intraeuropea, o gli Stati membri continueranno ad agire in ordine sparso? Quali spazi per l’azione comune su economia, migrazioni e difesa della democrazia? E l’Europa sarà davvero in grado di “parlare con una voce sola” con i grandi del mondo, così come sui tanti scacchieri regionali?
ISPI. L’ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l’unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all’attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell’analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L’ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e “policy-oriented” reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nel Ranking 2020 “Global Go To Think Tank Index Report” dell’Università di Pennsylvania, ISPI si conferma al primo posto tra 153 Think Tank italiani ed è Centro di eccellenza globale per il primato consecutivo 2018 – 2020 in una delle categorie del ranking.
DATI BIBLIOGRAFICI
A cura di: Alessandro Colombo, Paolo Magri
Editore: Ledizioni
Collana: Pubblicazioni ISPI
Pubblicato in: febbraio 2021
Lingua: italiano
Formato: brossura 222 p. – ePub
ISBN cartaceo: 9788855264341
ISBN ePub: 9788855264358
Prezzo cartaceo: 15 €
Prezzo ePub: 6,99 €
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