La disciplina della Cognitive Poetics offre nuovi strumenti per analizzare la possibile convergenza tra narrazione, esperienza corporea del mondo e strutture profonde del cervello umano. Attraverso questo tipo di prospettiva è possibile leggere le caratteristiche di permanenza e di diffusione del genere fiaba in relazione a una predisposizione della mente umana verso particolari tipi di rappresentazioni mentali. Questo studio intende mostrare come la fiaba abbia assunto, nel corso dei secoli, lo status di ‘prodotto culturale di successo’ proprio perché impiega temi e dispositivi retorici cognitivamente connaturati, ovvero sfrutta elementi facilmente acquisibili, memorizzabili e trasmettibili, capaci quindi di stabilizzarsi nella memoria inconscia. Alcuni temi caratteristici della tradizione folklorica appaiono ‘cognitivamente pregnanti’ perché in grado di suscitare inferenze spontanee nella mente umana, capaci quindi di esercitare un richiamo, a livello inconscio, a specifici strumenti evolutivi, sviluppati per corrispondere a primarie esigenze di sopravvivenza. L’analisi di una serie di case studies dimostra come il successo culturale di alcune fiabe di origine popolare e d’autore sia da collegare proprio alla loro capacità di attivare sistemi di inferenza profondamente ancorati nella mente umana.
DATI BIBLIOGRAFICI
Autori: Sara Uboldi
Editore: Ledizioni
Collana: La Ragione Critica
Formato: Brossura
Pubblicato in: Agosto 2014
ISBN cartaceo: 9788867052462
Prezzo cartaceo: 28,00 €
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