Il libro curato da Giampaolo Nuvolati e Alessandra Terenzi, Qualità della vita nel quartiere di edilizia popolare a San Siro, Milano (Ledizioni, 2021), si inserisce in una lunga tradizione degli studi sociologici sulla città: quella che ha per oggetto i quartieri urbani e, in particolare, le aree marginali con una forte presenza di minoranze etniche e religiose. È una tradizione che risale alla fase fondativa della sociologia urbana e alla Scuola di Chicago degli anni 1920-30; una tradizione che, dopo essere stata a lungo oggetto di critiche per la sua tendenza ad un’analisi descrittiva e incapace di giungere a generalizzazioni, da alcuni decenni ha ripreso vigore ed interesse. A questo contribuiscono diversi fattori sia di natura epistemologica sia connessi alle trasformazioni sociali che riguardano le città contemporanee. I primi sono legati alla crisi dei modelli di analisi neopositivisti e al nuovo interesse per gli studi di caso e le “descrizioni spesse” di fenomeni situati nello spazio e nel tempo, capaci di focalizzarsi sulle loro particolarità, ma anche, talora, di mettere in luce aspetti dotati di più ampia valenza esplicativa. I secondi rinviano…
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